Il nostro secolo è indubbiamente caratterizzato dall’avvento degli Smartphone. Le nostre abitudini negli ultimi anni sono state completamente stravolte, per cui al giorno d’oggi viviamo sapendo di essere sempre reperibili in qualsiasi momento della nostra giornata, anche fuori casa, e di avere la possibilità di comunicare ogni volta che lo desideriamo. Essere “Always on” significa essere sempre rintracciabili e localizzabili.
Spesso siamo noi stessi a inviare tramite il nostro smartphone la nostra posizione e a condividerla sui social con i nostri amici. Tuttavia questa possibilità di intercettare un dispositivo mobile, viene utilizzato anche da parte dell’autorità giudiziaria quando si presenta la necessità di avviare delle indagini.
In questo caso, tutto ciò è reso possibile poiché esistono dei codici identificativi univoci, uno riguarda la scheda sim che stiamo utilizzando per comunicare, ossia il codice IMSI (acronimo di International Mobile Subscriber Identity), l’altro codice IMEI (acronimo di International Mobile Equipment Identity) identifica invece lo smartphone o il cellulare nella quale è inserita la sim, utilizzata per connettersi in rete e per comunicare.
Intercettazione attraverso i codici IMSI e IMEI
L’intercettazione di uno smartphone o di un cellulare è strettamente correlato all’emanazione di un decreto da parte del Pubblico Ministero, il quale dovrà compilare la griglia in cui verranno inseriti i dati (nominativo, oppure un numero) da intercettare. Successivamente, queste informazioni verranno inoltrate ai vari gestori di telefonia mobile per l’acquisizione dei rispettivi tabulati telefonici.
I codici IMEI e IMSI, identificando in modo univoco un dispositivo mobile o una scheda sim consentono di avviare un analisi investigativa meticolosa e di pervenire a risultati che possono essere definitivi oppure che possano aprire ulteriori scenari da disaminare.
CIT a supporto delle Intercettazioni
MBS Engineering consapevole della mole crescente di dati provenienti dalle intercettazioni telefoniche strettamente connesse all’utilizzo massivo dei dispositivi mobili, ha sviluppato il software di analisi CIT a supporto delle esigenze investigative degli operatori di PG.
CIT (acronimo di Crime Investigations Technologies) riconosce e gestisce i codici IMEI e IMSI. L’operatore ha la possibilità di avere un quadro sempre chiaro della SIM, a chi è intestata e chi la sta realmente utilizzando (Intestatario e usuario) e anche dei dati relativi al