I fatti di cronaca nera che hanno interessato il nostro paese hanno contribuito alla diffusione di trasmissioni televisive come “Quarto grado” “ Il terzo indizio” “L’altra metà del crimine” nella quale vengono discussi e analizzati nei dettagli indizi, dubbi e intuizioni che potrebbero dare una svolta alle indagini.
Durante questi dibattiti sono state introdotte nel vocabolario di una moltitudine di persone terminologie come celle, agganci celle, posizione.
Nello specifico una cella è una porzione di territorio nella quale è presente una stazione radio, alla quale i terminali si collegano. Ogni cella identifica una zona circoscritta con una determinata copertura radioelettrica. Di conseguenza se un telefono cellulare venisse agganciato da più celle in un arco temporale limitato, probabilmente il dispositivo mobile si trova in un’area d’intersezione tra due aree di copertura della cella.
Un cellulare aggancia una cella principalmente quando genera traffico telefonico, ossia nel momento in cui vengono inviati e ricevuti sms, durante tutti i tentativi di chiamata compresi gli squilli, tutte le conversazioni andate a buon fine o deviate in segreteria e tutte le connessioni in rete (Facebook, WhatsApp, LinkedIn, Twitter).
Tecnicamente al fine di stabilire la precisa localizzazione del dispositivo, occorre procedere con la decodifica dal traffico telefonico del codice CGI delle celle radiomobili interessate, al fine di individuare il preciso posizionamento geografico dell’antenna BTS (Base Transceiver Station) agganciata dalle varie utenze attenzionate.
Per tenere traccia di varie informazioni sui terminali collegati alla rete grazie a vari database vi è l’MSC (Mobile Switching Center) che controlla i vari BSC (Base Station Controller), ossia un centro di controllo che gestisce uno o più BTS. MSC contiene l’HLR (Home Location Register) che memorizza la cella di riferimento per un dato terminale. Di conseguenza questo dato diventa fondamentale in quanto potrebbe trasformarsi in un’evidenza digitale determinante per scoprire l’ultimo avvistamento del dispositivo e per tenere traccia dell’utilizzo della rete da parte degli utenti.
Per l’analisi dei tabulati di traffico telefonico e per l’individuazione del posizionamento attraverso la localizzazione delle celle è stato sviluppato il software di analisi CIT, realizzato dalla MBS Engineering. Tale software permette all’utilizzatore di impostare determinati criteri di ricerca al fine di rendere più preciso il risultato finale, utilizzando un database sempre aggiornato relativo alla localizzazione delle celle presenti su tutto il territorio nazionale.